Daniele Lotti nasce a Portoferraio e si laurea presso la Facoltà di Architettura di Firenze nel 1978. Ancor prima di laurearsi matura esperienze nel campo della moda e del design affiancando Il Prof. Roberto Segoni della Facoltà di Architettura di Firenze nell’attività di ricerca nell’ambito della Plastica Ornamentale e collaborando con ditte come Samsonite, Marianelli, Stilwood e PiùLuce, oltre a dedicarsi alla scenografia per alcuni programmi televisivi dell’emittente RAI. Con il tavolo allungabile “Lombricando” vince il Concorso Nazionale del Design della ditta Fama. Nel 1979 il progetto “Air Bridge Semovente” (progetto di un bus aeroportuale) viene selezionato dall'ADI per l'11° Compasso d'Oro e esposto a Milano, Parigi, New York e Mosca durante la mostra itinerante “Design & Design” nel 1982. Nello stesso anno fonda a Livorno il suo studio, città dove vive.
L’attività principale dello studio è legata alla sperimentazione in ambito progettuale e alla realizzazione di architetture a diverse scale di intervento, dall’oggetto, all’edificio fino al progetto urbano.
La filosofia portante di vari progetti di quartieri e lottizzazioni curati dallo studio sul territorio livornese si fonda sull’integrazione tra architettura e ambiente naturale, contesto culturale e la particolare attenzione ai rapporti di vivibilità tra “umano” e costruito; ciò definisce il leitmotiv progettuale che porta alla reinterpretazione dell’archetipo del “borgo toscano”. Tra i progetti realizzati vi sono il quartiere ecosostenibile per 2500 abitanti “Borgo di Magrignano”(2000), selezionato per la mostra “Costruire Sostenibile: il Mediterraneo” promossa da Bologna Fiera (Saie, 2001) e il “Complesso residenziale degli Etruschi”(2005). Nell’ambito di questi progetti nascono le collaborazioni con Moroso e FLOS per i quali lo studio realizza una serie di prodotti outdoor come la lampada “HATHA” e le sedute “BAGHA” realizzate con la tecnica di stampo a rotazione.
Residenze private, di committenza nazionale e internazionale, e store costituiscono il campo di sperimentazione di interior design più produttivo per lo studio, per i quali vengono ideati pezzi unici, cuciti sull’opera stessa. Il progetto dello store “Milchstrasse Location” ne è un esempio; lo studio si è avvalso della collaborazione dell'artista Ugo Nespolo per il design della pavimentazione digitale e del designer Ingo Maurer per il progetto del sistema di illuminazione. Tra le residenze vi sono lo “Scoglio Abitato”(2015), residenza unifamiliare realizzata in stretto rapporto con l’elemento marino e la “Casa Allegri” (2012), entrambe occasioni di nuove collaborazioni. Quella con ESTHEC si sviluppa nella realizzazione del progetto “I nastri urbani”, un padiglione espositivo all’interno della mostra “A Matter of Perception”(Palazzo Litta, Milano, 2016) e successivamente in un secondo padiglione per la mostra “ARCHITECT@WORK International” (Milano, 2017). L'incontro con Vaselli porterà alla creazione delle linee “Istogram” e “‘800” grazie alle quali la continua ricerca del linguaggio contemporaneo “toscano” troverà piena corrispondenza con lo spirito pietra di Vaselli.